In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
Il discorso comporta tre elementi: l’invio in missione; le conseguenze dell’accoglienza e del rifiuto; una promessa dei segni.Quello che Gesù fa subito è un ordine di missione. Si tratta di partire, allontanandosi dal contesto familiare, locale o nazionale, per raggiungere tutto il mondo, ogni essere umano. Gesù ordina quindi di proclamare il Vangelo a tutti gli uomini del mondo abitato. Magari nella parrocchia si trova una buona famiglia, con chi si fa una bella condivisione, ma il Vangelo è per tutti. Dunque, tutta la formazione degli apostoli è in vista a questa missione. Questa salvezza è offerta all’umanità ed essa può acetarla oppure rifiutarla con l’indifferenza. Innanzitutto, la condizione per essere salvati è “credere” è una condizione fondamentale, così Mc stabilisce un legame di dipendenza tra “fede” e “salvezza”. Dopo aggiunge il “battessimo” sacramento indispensabile per aderirsi alla comunità credente.
Riguardo alla promessa dei segni. La lista comprende cinque tipi di miracoli: esorcismi, lingue nuove, innocuità dei serpenti, immunità contro i veleni, guarigioni; per quelli che hanno creduto. Soprattutto, il dono dei miracoli conferma il messaggio comunicato. Non si dice che tutti quelli che avranno creduto diventeranno taumaturghi. Questi segni in questioni avvengono sotto l’autorità di Gesù e per un potere ricevuto da lui. Paolo enumera i doni di guarigione tra i carismi accordati da Dio alle Chiese.
La prima interpretazione cristiana dell’ascensione del Signore è chiara: è un’ascesa trionfale, che dive essere seguita da una intronizzazione. In questo clima, non si può ritornare all’antico, la chiesa deve andare avanti col suo Signore (“Allora essi partirono e predicarono dappertutto”). La missione è una predicazione universale; deve effettuarsi “dappertutto”, Gesù promette una forza divina, energia dimostrata durante il lavoro. Il Signore agisce con loro, diventa il loro “collaboratore”. Per tanto, i segni accompagnano la Parola, l’accreditano agli occhi e alla mente dei popoli.