FREQUENTLY ASKED QUESTIONS – DOMANDE FREQUENTI
1. Quanti siete nel vostro Ordine?
Nel mondo ci sono 350 Barnabiti (febbraio 2022).
2. Quanti sono in formazione?
A livello internazionale ci sono circa 100 religiosi professi in formazione più i postulanti.
3. Quali sono le tappe del processo formativo?
Le tappe per un candidato sacerdote sono:
- i. Postulato
- ii. Noviziato
- iii. Professione semplice
- iv. Preparazione alla Professione Solenne
- v. Professione solenne
- vi. Ordinazione del diaconato
- vii. Ordinazione sacerdotale
i. Postulato
Durante il periodo di postulato si vive con la comunità e si è in una fase di discernimento. Il suo scopo è la conoscenza reciproca, una prima valutazione delle attitudini e delle disposizioni del candidato e prepararlo a entrare nel noviziato con piena consapevolezza e sufficiente maturità (cfr. Costituzioni, 133). Il periodo di postulato ufficiale dura, di norma, da uno a due anni o un periodo di tempo stabilito dal Superiore provinciale (cfr. Costituzioni, 136). Durante il postulato si inizia lo studio dell’italiano, lingua in cui sono stati scritti i documenti di fondazione del nostro Ordine.
ii. Noviziato
Il noviziato è il periodo di iniziazione degli aspiranti alla conoscenza e alla pratica della vita religiosa e apostolica vissuta nella Congregazione (Costituzioni, 138). La prima priorità del noviziato è la formazione spirituale del novizio (Costituzioni, 139). Il noviziato ha una durata di dodici mesi (Costituzioni, 147) sotto la direzione del Maestro dei Novizi e di coloro che lo assistono. È un periodo di preghiera, lavoro e studio, anche se non si possono seguire corsi accademici universitari. I novizi studiano le Costituzioni dei Barnabiti, la vita e gli scritti del Fondatore, Sant’Antonio M. Zaccaria, la preghiera, la teologia della vita religiosa e la vita e le lettere di San Paolo.
iii. Prima professione o professione semplice
Al termine del noviziato, il novizio è ammesso alla prima professione. La professione dei voti è un atto religioso pubblico e ufficiale con il quale il novizio si impegna a vivere la propria consacrazione battesimale attraverso la pratica dei voti di castità, povertà e obbedienza secondo le Costituzioni Barnabitiche al servizio della Chiesa (cfr. Costituzioni, 149). Con la prima professione il novizio diventa membro ufficiale della Congregazione (Costituzioni, 151). Durante questo periodo il religioso professa i voti annualmente. Dopo almeno tre anni di voti temporanei, il religioso può chiedere di emettere la professione solenne. Generalmente in questo periodo i barnabiti emettono la professione solenne al termine degli studi teologici.
In occasione della prima professione avviene anche la vestizione con l’abito proprio della congregazione.
Lo scopo del periodo successivo al noviziato è quello di sviluppare, rafforzare e completare la formazione del religioso nei suoi aspetti spirituali, intellettuali e pastorali per raggiungere la piena maturità cristiana e umana e all’acquisto dell’identità propria dei Barnabiti. Esso costituisce il periodo di prima esperienza di fedeltà agli impegni assunti e di verifica della propria dedizione personale a Dio e alla Chiesa nella Congregazione (Costituzioni, 157).
iv. Preparazione alla Professione Solenne
Il periodo di preparazione alla Professione Solenne dura circa un anno, suddiviso a grandi linee in due fasi. Nella prima fase tutti coloro che devono emettere la professione solenne in un determinato anno si recano allo Studentato Internazionale al Gianicolo, Roma. Sotto la guida del Padre Maestro e della comunità formativa, i religiosi “studenti” riesaminano gli aspetti fondamentali della vita religiosa e fanno gli ultimi preparativi per prendere posto come membri a pieno titolo della nostra famiglia religiosa. Gli studenti trascorrono circa 1-3 mesi perfezionando la loro conoscenza dell’italiano e ambientandosi tra loro e nella cultura. La preparazione vera e propria dura almeno 3 mesi.
v. Professione solenne
La professione solenne è l’atto finale e pubblico di consacrazione del religioso a Dio e alla Chiesa nella nostra Congregazione (Costituzioni, 162). La professione solenne deve essere preceduta da un periodo di almeno tre anni di voti temporanei (Costituzioni, 165). In occasione della professione solenne, il religioso deve rinunciare alla proprietà di tutti i suoi beni temporali, disponendone in piena libertà (Costituzioni, 168). Il religioso che emette la professione solenne può essere ammesso all’ordinazione diaconale e sacerdotale.
vi. Studi di preparazione al ministero
Gli studi per il ministero sono paralleli alla formazione religiosa. Durante il periodo di postulandato i candidati sacerdoti devono conseguire il baccellierato e, all’interno di questo programma, devono seguire corsi di filosofia e teologia. Se il candidato ha già conseguito il baccellierato, viene intrapreso un programma di integrazione che soddisfa i restanti requisiti di filosofia e teologia.
Il candidato al sacerdozio entra in un seminario teologico scelto dal Superiore Maggiore. Il programma di teologia dura normalmente quattro anni. Molti candidati proseguono gli studi in un’area specialistica della teologia o in un altro settore per un periodo di 2-3 anni, al fine di essere più qualificati per un determinato settore del ministero.
Durante lo studio della teologia, il candidato riceverà i ministeri di lettorato e accolitato. Il diaconato è il passo precedente all’ordinazione sacerdotale. Il diacono è un ministro ordinato della Chiesa. Può amministrare il sacramento del battesimo, officiare matrimoni e funerali, proclamare il Vangelo e predicare durante la Messa e altre assemblee. Il diaconato dura normalmente un anno. Infine, il diacono barnabita viene ordinato sacerdote. Ora può presiedere l’Eucaristia, ungere i malati e riconciliare le persone con Dio nel sacramento della penitenza.
b. Fratelli coadiutori
La formazione religiosa dei fratelli (postulato, noviziato, professione e professione solenne) segue esattamente lo stesso percorso di quelli che si preparano a diventare sacerdoti. La loro formazione ministeriale è personalizzata in base alle loro capacità e attitudini.
4. Quanto tempo ci vuole per diventare professo/prete?
Se un candidato esce dalla scuola superiore, ci vogliono circa sette anni per diventare professo solenne e un po’ di più per essere ordinato sacerdote. Per coloro che hanno alcuni crediti universitari o una laurea completa, il tempo può essere più breve.
5. Qual è il carisma dei Barnabiti?
Il carisma barnabitico, donatoci dal nostro Fondatore, Sant’Antonio M. Zaccaria, è il rinnovamento del fervore cristiano nello spirito di San Paolo, vivendo in comunità incentrate sull’Eucaristia e su Cristo Crocifisso e la lotta alla tiepidezza spirituale.
6. In cosa consiste la vita di preghiera quotidiana della Comunità?
Ogni giorno le nostre comunità si riuniscono per 30 minuti di meditazione al mattino e alla sera, seguiti dalle Lodi o dai Vespri. I sacerdoti sono obbligati dal Diritto Canonico a completare la Liturgia delle Ore da soli ogni giorno. Abbiamo una concelebrazione mensile per i confratelli, i familiari e gli amici defunti e un’Ora Santa mensile insieme. La Visita al Santissimo Sacramento viene fatta individualmente, così pure la recita del Santo Rosario.
7. Quali sono i vostri ministeri e le vostre sedi?
I Barnabiti sono impegnati in qualsiasi ministero che promuova il rinnovamento del fervore cristiano, nei vari ambiti dalle Scuole, alle parrocchie, e tanti altri ambiti. I Padri hanno anche ministeri individuali di predicazione ed evangelizzazione.
8. Quale è il vostro abito?
Il nostro abito è una semplice talare nera chiusa non da bottoni, ma da una fascia. L’abito è quello tipico dei Chierici Regolari usato nel 1500. L’uso dell’abito religioso è obbligatorio (CDC 284), ma per le situazioni quotidiane e per ragioni geografiche è consentito l’uso della camicia clericale.
9. Dove si studia teologia?
Generalmente i membri professi studiano filosofia e teologia alla “Pontifica Università Urbaniana” di Roma.
10. È consentita la comunicazione con la famiglia e gli amici, le visite a casa, le vacanze e, se sì, con quale frequenza?
Di solito agli studenti vengono concesse un paio di settimane di vacanza ogni estate. Altri momenti di vacanza per visitare la famiglia o gli amici sono programmati a discrezione del superiore e dipendono anche dal livello di formazione. Ad esempio, negli anni del postulato viene solitamente concessa una maggiore flessibilità. Durante l’anno di noviziato non sono consentite vacanze separate, anche se il maestro dei novizi può spostare l’intero noviziato in una casa diversa per un breve periodo di vacanza insieme. La posta, le e-mail e le telefonate sono generalmente permesse, anche se occorre coltivare prudenza e moderazione. Una volta ordinati, le vacanze sono coordinate con il superiore della Casa, tenendo sempre presente il voto di povertà.
11. Perché vi chiamate tutti Maria?
Da antica tradizione, nel giorno della professione semplice ogni Barnabita per devozione alla Beata Vergine Maria, assume il secondo nome Maria.
12. Perché i seminaristi hanno il titolo “don”?
Da antica tradizione, dal giorno della professione fino all’ordinazione sacerdotale, il Barnabita usa il titolo onorifico di “don”, come negli ordini mendicanti i religiosi usano quello di “frate”.