“Imitar possa il Salvatore nostro”

La riflessione che segue è motivata da una frase di Sant’Antonio Maria Zaccaria: “Imitar possa il Salvatore nostro, il quale si pose stabilmente contro la irrisoluzione con la obbedienza fino alla morte” (Lettera II). É divisa in tre parti: 1) L’esempio; 2) L’identificazione con Cristo; 3) La grazia.

Introduzione: La riflessione che segue è motivata da una frase di Sant’Antonio Maria Zaccaria: “Imitar possa il Salvatore nostro, il quale si pose stabilmente contro la irrisoluzione con la obbedienza fino alla morte” (Lettera II). É divisa in tre parti: 1) L’esempio; 2) L’identificazione con Cristo; 3) La grazia.

Primo punto

L’esempio: Riguarda l’ambito dell’agire personale, cioè l’insieme del comportamento. L’esemplarità costituisce uno strumento di edificazione comunitaria. L’esempio da imitare per eccellenza è Cristo. L’esperienza di Paolo (e SAMZ) è designata come “esempio” di chi ha ricevuto misericordia per aver creduto in Cristo (1Tm 1,16). Dunque, da una parte l’esemplarità appartiene al livello dell’essere in Cristo per la fede. Si ricordi il can. 673 del Codice di Diritto Canonico: “L’apostolato di tutti i religiosi consiste in primo luogo nella testimonianza della loro vita consacrata.”

Secondo punto

Identificazione con Cristo: Mediante l’imitazione di Cristo si allarga l’orizzonte a tutti i credenti, perché si costituisce il nuovo status della vita del credente. Chiarisce il significato di essere connaturali a Cristo per assimilazione alla sua morte per condividere la sua risurrezione. Come argomenta la frase: “Sono stato crocifisso con Cristo… (Gal. 2:19) e non vivo più io, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20); cosi il credente diventa Alter Cristus.

Terzo punto

La grazia: SAMZ affermava, “Lo Spirito, il quale non vi lascerà errare, insegnandovi ogni cosa; non vi lascerà venir meno, stando con voi sempre; non vi lascerà aver bisogno, somministrandovi ogni cosa, e specialmente dandovi una eterna quiete di voi stesse, ed una vita esemplare, conforme a quella di Cristo ad imitazione dei Santi grandi: di modo che potrete dire, come diceva il vostro Padre, Imitatores nostri estote, sicut et nos Christi” (I Cor. 6,16; 11,1).

In conclusione: “Imitare Cristo”implica conformarsi pienamente con Lui e dare esempio con la testimonianza, riconoscendo che questo è frutto della grazia operata dallo Spirito. Il frutto dello Spirito, poi, è verificato attraverso l’amore (base di ogni iniziativa), gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé (Gal. 5,22).

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